13 febbraio 2021 - Filippo Tuzio
Se per studenti, meteo appassionati e bambini la neve e il freddo sono sinonimo di gioia ed euforia, per alcune categorie produttive ed "aziende a cielo aperto" come quelle agricole, il freddo e la neve posso rappresentare un grande rischio.
Ne abbiamo parlato con il Presidente Provinciale della Coldiretti di Matera, Gianfranco Romano che, nel corso di una chiacchierata informale, ci ha chiarito quali possano essere i possibili effetti negativi dell'ondata di gelo in arrivo sulle numerose aziende agricole del nostro territorio.
"Come per le previsioni, anche per gli effetti sulle culture non è immediato capire cosa succederà. Possiamo individuare alcuni fattori che aumentano il rischio di danni: innanzitutto non è da sottovalutare il fatto che nelle scorse settimane e per quasi tutto il mese di gennaio, le temperature sono state mediamente più alte e questo a fatto si che la natura in parte si risvegliasse, con le piante da frutto, ad esempio, che iniziano a germogliare e fiorire".
Quindi, se arriva il gelo dopo un periodo di caldo si creano più danni di quanti ce ne sarebbero in condizioni normali?
"Esatto, alcune piante possono soffrire delle intense gelate e, nei casi può estremi, la stessa pianta può morire (come è successo nel 2017, quando un gelo continuativo di una settimana ha devitalizzato migliaia di piante)."
Quali altri fattori possono aumentare i danni sull'agricoltura?
"I danni sono notevolmente maggiori in base alla tipologia di pianta. Ad esempio quello di Febbraio è tempo di raccolta degli agrumi. Con una intensa gelata durante la quale le temperature rimangono sotto lo zero per più di 8-10 ore, rischia di perdere totalmente la raccolta. Al contrario, cavoli e finocchi sono ortaggi che possiamo definire invernali, perché resistono anche a temperature inferiori allo zero."
La neve può rappresentare un problema?
"La neve rappresenta un problema solo se abbondante, poiché il peso che grava sulle strutture che proteggono i campi, possono rompersi e causare gravi danni economici alle aziende agricole. Oltre alla neve è il vento a dover essere attenzionato, sia per il corretto utilizzo dei fitofarmaci e dell'acqua ionizzata (che in caso di venti troppo intensi sarebbe inutile), sia perché è un fattore meteorologico che, sommato alla neve ed al gelo, crea un mix tale da rendere i danni maggiori."
In base alle previsioni da noi stilate e alle informazioni di cui sopra, dunque, ci sembra di capire che l'ondata di freddo in arrivo non sarà forte al punto tale da preoccupare le aziende agricole della nostra provincia. Le temperature, infatti, rimarranno sotto zero solo per qualche ora nel corso della notte tra Sabato e Domenica a quote intorno ai 400m, e tra Domenica e Sabato a quote intorno ai 200m, mentre gli apporti di neve al suolo sul Metapontino saranno quasi nulli.
Un sincero ringraziamento a Gianfranco Romano, Presidente Provinciale della Coldiretti di Matera