14 gennaio 2017 - Filippo Tuzio
Oggi cerchiamo di capire come si genera il gelicidio e compredere cos’è questo fenomeno quanto affascinante tanto pericoloso e dannoso per l'attività umana.
Tanti di voi sicuramente in questi giorni avranno sentito parlare del gelicidio che sta interessando le zone del Nord (Milano su tutte) e che sta provocando danni sia alla vegetazione che elevato pericolo per le strade dove si crea ghiaccio.
Il gelicidio si verifica con temperature che al suolo toccano gli zero gradi o anche meno. Sicuramente vi starete domandando, ma come con zero gradi non dovrebbe nevicare? E' una giusta considerazione perché nella quasi totalità dei casi, con temperature prossime allo zero, la neve riesce ad arrivare fino al suolo, ma ci sono alcune eccezioni in cui, pur avendo temperature gelide al suolo, troviamo presenti stradi di atmosfera con temperature più miti. Questo succede soprattutto al Nord in quanto, a seguito di un irruzione di aria fredda, si viene a creare il così detto “cuscino freddo” in Val padana, valle che permette, anche con venti di scirocco, che questo strato di aria gelida si conservi per un po’. Al contrario, sopra di essa, scorre aria ben più calda e in seguito ad una perturbazione (come è avvenuto in questi ultimi due giorni) la neve si trasforma prima in pioggia e poi, trovato lo strato più freddo al suolo, tende a congelarsi all’istante al contatto con il le superfici generando il fenomeno del gelicidio.
E' un tipo di precipitazione estremamente insiodiosa per le patine di ghiaccio scivolose che crea, ed è molto dannosa per la vegetazione. Inoltre risulta molto pericolosa poiché difficilmente la si riesce a distinguere da una semplice precipitazione di pioggia. Per concludere citiamo un evento di gelicidio che ha riguardato la città di Matera nel Febbraio 2012, quando la stessa temperatura a tutte le quote permise, in uno dei giorni di freddo che ci interessarono, la caduta di pioggia a temperature di molto negative (-1/-2°C).