22 luglio 2019 - Filippo Tuzio
Piena estate, fa caldo e le temperature sembrano salire ogni giorno di più. Si sente qualcuno, sui social o per strada, affermare "che caldo, è davvero torrido!". Eppure l'umidità è alle stelle e sembra che ci siano 50°C piuttosto che 30.
Bene, proprio perché molti confondono il caldo torrido da quello afoso nasce la necessità di spiegare la semplice differenza che c'è tra questi due tipi di situazioni atmosferiche.
Il caldo torrido, pur se la parola fa pensare a qualcosa di staordinario e sembra voler indicare temperature molto alte, in realtà si indica un caldo secco, con bassi quantitativi di umidità presenti nella massa d'aria. E' la classica calura "sopportabile", che permette ai valori termici percepiti di essere in linea o comunque vicinissimi ai valori termici reali.
Il caldo afoso, al contrario, fa percepire al nostro corpo temperature abbondantemente superiori a quelle reali a causa dell'elevato tasso di umidità che, invece di rimanere sotto il 25%, sale a volte fino al 45-50% così da farci sentire temperature di 50°C quando nella realtà ce ne sono "solo" 35°C.
E' evidente, dunque, che la differenza sostanziale sta nel rapporto tra la temperatura e l'umidità. Quando la temperature è molto alta, ma l'umidità rimane bassa, è caldo torrido; quando la temperature è alta e l'umidità è elevata si ha il caldo afoso.
A livello previsionale, spesso il caldo torrido e quello afoso vengono portati da due figure bariche molto diverse: l'anticiclone delle azzorre porta un clima secco, allungandosi dalla Spagna verso l'Italia. L'anticiclone Africano, invece, porta un clima molto caldo e umido poiché attiva correnti da Sud che accompagnano l'aria umida mediterranea verso il nostro paese, oltre che il caldo.
Insomma, se trovate su qualche sito o in giro per i social "arriva il caldo torrido e l'afa" sapete già che qualcosa non quadra.